Michele falciani

Un'artista a tutto tondo

Michele Falciani preferisce l’acquarello, ma la critica più raffinata sostiene che esprime alto spessore artistico in svariati, diversi ambiti.
La sua pennellata larga affluisce rapida, bagnato su asciutto, ad ingemmare paesaggi, visioni dei centri storici e figure, con particolare briosità; sa cogliere la vivacità della scena, puntando sulle trasparenze e sulle velature con ariosità e nitore cristallino.

Da più di venti anni  ha fatto parte dell’Associazione Italiana Acquerellisti di Milano con la quale ha partecipato alle iniziative e mostre nazionali e internazionali.

Ha esposto e preso parte al Convegno di Arezzo e alla rassegna al Mauriziano, la bellissima casa di Ariosto a Reggio Emilia. Ha presentato in una sua personale a Palazzo Foppoli a Tirano, a ritroso nel tempo, opere eseguite dal 2004 al 1971.
Nel suo studio esistono due differenti ambienti: uno nel quale disegna e dipinge e l’altro dove può lavorare più in grande, preparare scenari, modellare e cuocere l’argilla.

Nel primo, molto elegante e raffinato, l’artista è circondato dalle cose che gli piacciono, come ad esempio una simpatica collezione di gufi, di varia foggia e materiale, e un interessante raccolta di oggetti suonanti in terracotta, che gli ha ispirato, con l’ausilio della sua fantasia, una serie di flauti globulari.

Alle pareti molti lavori con tecniche miste, che sembrano evidenziare vari periodi artistici, quello della grafica, della china, dell’olio, dell’acquerello….; anche quelli di stile naif riguardanti una particolare parentesi della sua vita.

Con la ceramica, invece, ha cominciato ad apprezzare la cultura orientale e la ceramica selvaggia, sperimentando l’effetto stress e riduzioni metalliche. Molte opere, di terracotta, riguardano temi come, ad esempio, quello degli animali giocattolo, dei “Segni zodiacali”, dei “Cavalieri” e “La teoria delle sfere”. Hanno tutte una storia particolare e sono vere e proprie uniche ricerche minuziose e personali; in alcune di loro ha ottenuto effetti esplosivi e altri che sembrano lavorazioni a sbalzo su rame.

Le sfere una dentro l’altra con fori e decorazioni geometriche ad intreccio, come strisce di cuoio lavorate, accostate e sovrapposte, inducono al desiderio di continuare ad osservarle per conoscere com’è possibile creare oggetti così complicati e d’effetto d’insieme elegante e strabiliante.

In occasione del 500° Anniversario dell’Apparizione della Beata Vergine Maria a Mario Homodeo a Tirano, l’artista ha creato molte opere, dall’annullo speciale filatelico alle cartoline commemorative, acquerelli, medaglioni e ceramiche, che ricordano lavorazioni medioevali, dal forte impatto emotivo.  Dal 2008 hq lavorato alla realizzazione del monumento dell’Apparizione. Da qualche anno lavora e incontra persone nel suo nuovo studio in Via Peita, 15 a Villa di Tirano.

Tecniche

Acquarello
Mandala
Ferro
Legno
Angeli
Terracotta
Matita
Poesie