Inaugurazione del Monumento “Bene avrai”

08 Maggio 2010 8 MAGGIO 2010 A MADONNA DI TIRANO presso il Giardino del cinquecentenario dell’Apparizione in Viale Italia – Via Scala, alla presenza dei cittadini, delle associazioni, delle autorità civili e religiose, del Comitato per il monumento e dell’artista Michele Falciani sarà inaugurato BENE AVRAI scultura in acciaio, colorato con vernici metallizzate, patinato e con parti in foglia oro zecchino bianco e rosso e argento a commemorazione del cinque centenario dell’Apparizione della B. V. Maria al Beato Mario Homodei ( 29 settembre 1504).

Programma dell’evento

  • ORE 14.00 PRIMO SUONO DI CAMPANE
  • ORE 14.15 SECONDO SUONO DI CAMPANE
  • 14.30 CERIMONIERE INTRODUCE E SALUTA E PASSA LA PAROLA -Marco Divitini
  • 14.32 DISCORSO DEL SINDACO – Pietro Del Simone O….
  • 14.40 TOCCO DI BANDA BERSAGLIERI DI MORBEGNO? E Giù IL LENZUOLO -Michele e due fanciulle
  • 14.43 BENEDIZIONE DI DON ALDO PASSERINI E INNO
  • 14.48 EVENTUALE PERSONALITA’ O MINISTRO BENI CULTURALI .
  • 14.50 PASSAGGIO DEL TRENINO DEL BERNINA RALLENTA E FISCHIA E PARLA L’AUTORE
  • 15.00 CHIUSURA DELL’INAUGURAZIONE

L’opera

Due dischi di metallo di 190 centimetri di diametro, uniti da un anello come le mani giunte in preghiera. Due facce (da una parte l’Apparizione, dall’altra la facciata della basilica) sostenuti da un perno che esce da una macina di granito donata dalla Ditta Berandi Pierino, con elementi interni che producono un suono. E’ con quest’opera, ideata da Michele Falciani, sostenuta dai suoi figli Renata per la progettazione e Luciano per le parti meccaniche, la moglie per essergli stata vicina nei momenti difficili, e da alcuni tiranesi e brusiesi, da un comitato composto da due ex sindaci, Giordano Rossi e Flavio Poluzzi, il sindaco di Tirano e suoi referenti, da Ezio Maifrè, Don Aldo Passerini, Ercole Ricci, Marco Divitini, Anna De Campo, Enzo Brè, Luigi Regonesi (che ha redatto un efficace progetto del giardino), si è desiderato dare un segno tangibile e visibile che l’Apparizione è ancora viva nel cuore della città e che la figura di Mario Homodei è ancora presente. Il progetto ha previsto anche la riqualificazione del giardino in viale Italia, dedicato al cinquecentenario dell’apparizione della B.V. Maria al beato Mario. «Il progetto nasce dal desiderio di lasciare un segno visivo, tangibile e uditivo da collocare in uno spazio pubblico a verde, luogo della memoria storica, suggerito dal Comune, dove tutti, bambini e adulti possano meditare, riflettere e ricordare negli anni l’avvenimento, la figura di Mario, le sue virtù e il suo tempo». Importante sottolineare che il monumento – che sarà inaugurato l’8 maggio 2010 – è stato realizzato da Michele Falciani e suoi collaboratori, si ringrazia la ditta CIRESA dei Fratelli ROSSI di Lovero per aver messo a disposizione spazi, mezzi, attrezzature e personale. La C.L.R. e MASOTTI di CHIURO per la verniciatura e la collocazione. La ditta Petrucci per alcuni pezzi realizzati per il sostegno dei dischi.

TITOLO BENE AVRAI

 AUTORE Michele Falciani

 ANNO 2007-10.                                   INAUGURAZIONE 8 MAGGIO ORE 14.30

Ferro plasmato, battuto, inciso, verniciato e con applicazioni di foglia argento e oro

Qualche anno fa abbiamo pensato di tirar fuori un sogno dal cassetto e dato inizio ad un’avventura, realizzare un monumento a memoria di un avvenimento unico il cinque centenario dell’apparizione. Posizionato in un giardino dove tutti, bambini e adulti possano meditare, riflettere e ricordare negli anni l’avvenimento, la figura di Mario, le sue virtù e il suo tempo, un segno tangibile e visibile che l’Apparizione è nel cuore della città e che la figura di Mario Homodei è ancora presente. Due dischi uniti da un anello come le mani giunte in preghiera sono sorretti da un perno centrale che esce da una macina di granito a sottolineare il miracolo del figlio di Mario, rimasto impigliato nella ruota di un mulino. Due facce, in una la basilica, nell’altra l’evento: l’apparizione avvenuta a Tirano il 29 settembre 1504. I tre personaggi divini chiusi in un triangolo sono la B.V. Maria, S. Michele arcangelo e lo Spirito Santo (Dio).A destra Mario in ginocchio e con le mani giunte, e il suo angelo custode, al centro dieci angioletti e altrettanti uccelli sull’albero di fichi, collegamento tra Dio e l’uomo. Semina è la colomba che scende sulla terra e mette a dimora il seme, il messaggio della Madonna: BENE AVRAI. S. Michele al quale sono molto legato, è protettore del mio paese natio, Sarno, dove l’8 maggio è festa. Le sue ali molto ampie e aperte creano un mantello-capanna a protezione di questa sacra rappresentazione. Ha un particolare emblema sul capo che custodisce un chiodo, recuperato dall’organo della basilica dopo il restauro, donatomi affinché fosse inserito insieme ad altri chiodi. Le arcate a sinistra in modo velato richiamano anche il viadotto del trenino del Bernina.

Un monumento tangibile, oltre che visibile, un monumento dotato di vita propria, illuminato dalla luce del sole di giorno, dalla luce elettrica, dall’interno verso l’esterno, di notte. Mobile per un solo giorno per assumere altre posizioni. Un monumento che emettesse una sonorità, queste le componenti che avevo pensato per la mia opera che pur essendo di ferro fosse meno rigida e fredda del ferro e che toccasse l’animo sia di giorno che di notte. Ringrazio di cuore tutti quelli che credendo nel progetto e aiutandomi hanno reso possibile il monumento